Associazione tartufai del Friuli Venezia Giulia, costituita il 9 dicembre 2002 con atto del notaio Annalisa Gandolfi di Spilimbergo
Scopi sociali
La nostra Associazione è aconfessionale e apartitica, non persegue scopo di lucro e gli eventuali utili devono essere destinati interamente alla realizzazione delle finalità istituzionali, con divieto di distribuire, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitale durante la vita dell’Associazione, salvo che la destinazione o distribuzione non siano imposte per legge.
L’Associazione è un centro permanente di vita associativa che ha come scopo fondamentale la conservazione e lo sviluppo della cultura del tartufo tipico delle nostre terre, con l’intento di formare un centro di aggregazione per gli appassionati del tartufo, che consenta la tutela e l’incremento delle tartufaie, in una logica di protezione della natura e salvaguardia dell’ambiente, mediante:
a) la difesa, il recupero e l’incremento delle tartufaie naturali;
b) la realizzazione di nuove tartufaie;
c) lo studio della biologia e dell’ecosistema del tartufo
d) l’assistenza per le analisi (geologica, pedologica, ecologica) e per la ricerca di appropriate tecniche agro/colturali, che garantiscano il rispetto delle tartufaie e dell’ambiente circostante da parte di cercatori e coltivatori;
e) la raccolta e lo scambio di informazioni tecniche, volte alla formazione e all’aggiornamento di coloro che ricercano o coltivano il tartufo;
f) la collaborazione con ricercatori impegnati nello studio e nella coltivazione del tartufo, con verifica e controllo delle piantine micorrizzate;
g) lo studio della legislazione in materia di tartufo al fine della sua corretta applicazione, nonché la collaborazione propositiva alla stesura di nuovi testi normativi volti a introdurre modifiche migliorative alle leggi vigenti.
Al fine di conseguire gli scopi sociali, l’Associazione potrà:
a) tenere corsi riguardanti la biologia, l’ecosistema, la raccolta, la coltivazione, la cucina e la commercializzazione del tartufo;
b) istruire e coordinare l’attività di guardie giurate volontarie, che vigilino sul rispetto della normativa in materia di raccolta e coltivazione del tartufo, nonché di tutela dell’ambiente;
c) organizzare gare cinofile per la ricerca del tartufo;
d) organizzare manifestazioni, incontri, dibattiti, convegni, spettacoli, feste, sagre, mostre, fiere, mercati ed escursioni, al fine di valorizzare zone o paesi vocati alla raccolta e alla coltivazione del tartufo, con particolare attenzione al recupero di aree abbandonate o depresse;
e) attivare rapporti e sottoscrivere convenzioni con enti pubblici e privati, nazionali ed esteri, anche per la gestione diretta di riserve, spazi e strutture;
f) assistere nella redazione delle istanze volte al rilascio delle autorizzazioni per la raccolta del tartufo e delle attestazioni di riconoscimento delle tartufaie coltivate e controllate;
g) assistere nelle procedure per l’accesso ai contributi pubblici e privati previsti a favore della tartuficoltura;
h) allestire e gestire bar e punti di ristoro, collegati alle proprie strutture ed eventualmente anche in occasione di manifestazioni, feste, sagre e spettacoli;
i) esercitare, in via meramente marginale e senza scopi di lucro, attività di natura commerciale per autofinanziamento, nel rispetto delle normative amministrative e fiscali vigenti.
l) costituire gruppi affiliati all’associazione che svolgano attività nel rispetto dell’oggetto sociale dell’associazione stessa.