Il tartufo friulano in cucina
Il profilo sensoriale del Tuber mesentericum è piuttosto interessante e si caratterizza per il suo odore con note pungenti che ricordano la tintura di iodio, trielina, catrame e note salmastre tutte sensazioni molto decise che però si attenuano nel tempo e si trasformano in note più ampie e complesse nell’utilizzo in cucina.
Il tartufo mesenterico, a seconda della zona in cui viene raccolto, presenta anche sentori di tabacco affumicato, china, rabarbaro, chiodi di garofano, note delicate di miele di grano saraceno e di sottobosco.
In cucina molte sono le preparazioni che lo vedono protagonista. Viene utilizzato per la preparazione di numerosi primi piatti che prevedono, unicamente per questo tipo di tartufo, l’utilizzo della panna da cucina che ha la funzione di attenuare i suoi sentori primari. Nelle altre preparazioni normalmente il tartufo si grattugia in modo che gli aromi più complessi si possano esprimere e si integrino perfettamente con le pietanze a cui viene aggiunto.
Se preparato adeguatamente questo tartufo è in grado di dare delle belle soddisfazioni in cucina e di fare bella figura anche nei confronti dei suoi parenti più nobili. Per l’abbinamento con i vini si consiglia di proporre vini del territorio con una particolare attenzione ai vini rossi di medio corpo.
a cura del dott. Alessandro Mondello